Cari lettori, a voi un buon primo maggio,
Iniziamo col dire che vi saluto dall’ospedale Fracastoro di San Bonifacio, dove tanti offrono il loro servizio in un’infrastruttura sanitaria locale sotto esattamente quelle situazioni descritte nell’immagine. Contemporaneamente solo grazie al loro lavoro questa struttura si regge in piedi. Ha retto durante il Covid, regge durante un conflitto bellico che impone una spesa militare che non possiamo affrontare e continua a funzionare, con tutte le sue fragilità, grazie al personale castigato da turni di lavoro massacranti in condizioni di assunzione precarie. Vi pare normale?
Non lo è, il mio augurio della festa dei lavoratori va a loro, in prima linea. Non lo dico pateticamente per onore in causa, ma perché purtroppo sto scoprendo cosa significa. I pazienti difficili, quelli più tranquilli ai quali si deve fare più attenzione, quelli come me che rompono perché vorrebbero andare a casa e loro? Sono lì, pronti a esaudire ogni nostro desiderio, senza spesso nemmeno ricevere un grazie in cambio. A loro va il mio grazie del primo maggio. A medici precari, infermiere e infermieri in Co.Co.Co., operatori sociali part-time e addetti tecnici temporani.
Buon primo maggio a me che sono qui come osservatrice
Ma come sono arrivata qui, vi domanderete. E bene, avete letto in questo articolo che abbiamo fatto una manifestazione contro l’orco dei cagnolini. È andata veramente bene, eravamo in pochi, ma c’era la politica, i media, l’attenzione pubblica e la pioggia.
Ecco pioveva, ma io son dura, mica sono fatta di cartapesta. Invece ho preso un po’ di acqua, un po’ di regolarissimo raffreddore e venerdì un attacco asmatico, che i bronchi fischiavano come una vecchia locomotiva a vapore all’arrivo. Eccomi qua quindi, all’ospedale Fracastoro, per una testimonianza particolare. Buon primo maggio @tanjaconlaj – sei grande!
Grazie ai manifestanti, grazie a Francesca Businarolo e Gianluca Perilli, del MoVimento 5 Stelle, che hanno sostenuto questa mia lotta personale. Grazie ai giornalisti di L’Arena e del canale Studio SGL per il loro faro puntato sull’immane situazione delle esche avvelenate e ora, grazie al gentilissimo personale medico che mi sta curando con dedizione in questi giorni. A tutti voi un buon primo maggio, festa dei lavoratori.
E adesso che ho paragonato la brutta situazione dei lavoratori in Italia con lo spreco assurdo delle guerre e con la vomitevole corsa agli armamenti. Ora che sicuramente vi ho fatto sorridere con la mia disavventura, augurandovi un buon primo maggio di cuore, adesso è giunta L’ora dell’aperitivo. Cin-cin!