Rivolta in piazza, teppisti ovunque, infiltrazioni, violenza, mettiamoci anche tirannia, dittatura sanitaria, CasaPound e Forza Nuova. Tutto questo dovrebbe bastare per arrivare in vetta alle classifiche dei motori di ricerca. Forse dovrei aggiungere complotto, DPCM, sgomento, sdegno e negazionisti.
Eccola la manipolazione di massa, con la quale tentare il golpe. “Tanja, basta esagerazioni!”, potrebbe dire a questo punto l’angiolino alla mia sinistra, mentre il diavolo sulla destra sussurra: “e vai, daje, daje”. Infondo vi ho già svelato, in poche righe, di cosa voglio parlare oggi. Noto che tanti miei amici autori e giornalisti, sono alquanto esasperati, stanchi di questa guerra mediatica. Vi do un paio di dati. Quasi mille nuovi ricoveri ogni giorno, da cui 200 in medicina intensiva o rianimazione, una media di 150 morti, oggi 224 decessi, 22’000 nuove positività, 500’000 nuove infezioni nel mondo, pronto soccorsi e reparti di rianimazione in affanno, ovunque. Se oggi hai un incidente rischi di essere soccorso in corridoio. Purtroppo tutto questo, non è un esagerazione, ma la cruda realtà. Un bollettino di guerra!
Il disagio sociale, anch’esso una realtà. Lo notiamo appena accendiamo la TV, leggiamo un giornale oppure scrolliamo i social sullo smartphone. Ieri abbiamo analizzato che c’è chi soffia sul fuoco e oggi constatiamo che il continuo venticello ha effettivamente fomentato la brace. Torno però su quelle notizie che passano quasi inosservate, visto che non vengono sottolineate nei telegiornali. Vi domando: se ci sono dei corpi speciali antimafia e anti-terrorismo che indagano sugli eventi degli ultimi giorni, non è che per caso chi ha fatto il piromane per tutta l’estate, adesso si diverte davanti alle fiamme arse? Lo dicono tutti i giornali; le forze speciali indagando sull’organizzazione delle azioni degli ultimi giorni. Chi è il mandante? Ancora una volta c’è il richiamo del diavolino, che mi dice che magari la Lega approfitta del fatto che ci sono i teppisti di destra e sinistra in strada a fare casino. Almeno quella trasmissione di Report, con le indagini del bravissimo Giorgio Mottola, rimangono praticamente ignorate, no? Va beh, tranne per la magistratura che ha preso il footage agli atti. Anche i Fratelli della Meloni son contenti, e la propaganda tuona: “tutta colpa del governo della vergogna!”, al quale porre le proprie condizioni per collaborare. Chiamiamolo pure ricatto. Tra un po’ comprenderete perché Fratelli d’Italia, erede del Movimento Sociale Italiano, non si è mai distanziato dai neofascisti e le organizzazioni estremiste di CasaPound e Forza Nuova. Il segnale del via alle proteste, arriva dalla politica.
Strategia della tensione. “Crea una notizia indignante e continua ad alimentare lo sdegno comune”. Questa, Amici, è una tecnica della propaganda. In questa maniera Hitler accese il fuoco dell’antisemitismo. Esattamente così Mussolini creò il culto della sua persona, “l’uomo forte al potere”, tramite la propaganda riuscì ad unire gli italiani sotto la dittatura fascista. Quanto importante sia stata la propaganda lo dimostra il fatto che il Ministero della Propaganda fu istituito nel 1935, con l’esplicito scopo di promuovere il fascismo e controbattere i tanti oppositori ed antagonisti.
Come allora, gli squadristi, “i professionisti del caos”, come sono stati definiti dal Presidente del Consiglio, svolgono questo ruolo di “sdegnare” la popolazione e tenere altissima la tensione mediatica e politica. Tensioni, che si esprimono, poveri noi, anche nelle beghe della maggioranza. Renziani rivoltosi e grillini in cerca del confronto al proprio interno, contribuiscono alla sensazione di caos, di malessere, che percepisce la popolazione. Tutto viene, come al solito, amplificato dai media. Diversamente di 90-80 anni fa, quando una radio costava quanto un automobile, e questa quanto un appartamento, oggi tutti noi disponiamo di mezzi di comunicazione di massa. Purtroppo pochi comprendono che questi diversi media sono sinergici e coordinati tra loro. Il rimbalzo di una notizia dai giornali alle TV e da queste sui social, si chiama vortice “spin”, e ha il compito preciso di alzare il livello di sdegno e sgomento, quindi la tensione. La propaganda parla alla pancia della gente, non alla testa. Il marketing politico è emotivo, non razionale. Questo, ossia il trasmettere emozioni, è il compito dei media e l’organizzazione di questo sporco gioco è nelle mani dello spin doctor, che possiamo chiamare anche creatore di emozioni. Si può definirlo quindi, il consulente o designer della propaganda di un partito. Il social media manager, il creatore di sdegno e tensione.
La violenza non è giustificabile, eppure qualcuno la sdogana, basta leggere i titoli delle testate principali di oggi. “La paura fa 90, soldi a chi chiude”, scrive Sallusti su Il Giornale. Libero, del poco libero direttore Vittorio Feltri rincara la dose: “Non c’è da scherzare. O Giuseppe cambia o arrivano i forconi a palazzo”. Minacce, più che provocazioni. Inoltre però, questi sono chiari segnali ai teppisti specializzati, che non attendono nient’altro che i messaggi in codice. Per loro questo genere di titolo significa “ragazzi all’attacco, che la popolazione accetta quello che faremo”. Veramente pensavate che dei semplici ambulanti, tassisti, edicolanti, addetti alle sale cinematografiche, ecc., rovesciano motorini, scassano vetri blindati, rubano, accendono cassonetti e mollano petardi in tutte le città? No, voi piuttosto credete alla balla dei media, che parlano di infiltrati e millantatori. Come si legge su La Verità (che ossimoro): Sinistra e immigrati tra chi inquina le proteste e dal Messaggero si apprende che l’identikit della piazza violenta sono anarchici, immigrati e fascisti. Tutti insieme, suppongo. Queste azioni sono coordinate, c’è una regia ben precisa e c’è chi organizza le scorribande. Altrimenti non sarebbe possibile che un uccellino di Verona città, mi disse che gli ultra e gli amici con le camicie nere ed il simbolo rosso, si erano ritirati dal piano di mettere a ferro e fuoco Castel Vecchio, visto che avevano ricevuto una soffiata. Mi rimane però un mistero, chi possa dare soffiate a questi teppisti dell’ultradestra violenta. Chi può sapere che il nucleo speciale antiterrorismo sapesse dei piani, dell’ora e del posto. Io non credo che Mafia, Camorra o Ndrangheta conoscono al dettaglio quanto succede nelle sale dei bottoni dei servizi speciali. Chi sa se qualche politico ha ricevuto un messaggio da qualche agente compiacente? Io non lo so e non importa. Con più proteste ci sono, più si scaldano gli animi, più sdegno ci sarà e più i violenti scenderanno in piazza. Un vortice, uno spin di notizie negative, che accendono l’ira sociale.
Adesso vorrei vedere chi la spegnerà, mica è un Volksempfänger, che si accende e spegne come una radio del popolo!