Manifestazione contro i bocconi avvelenati

La manifestazione contro l’orco dei cagnolini si farà in ogni caso, anche col brutto tempo, noi manifestiamo contro i bocconi avvelenati! Un altro cane è stato salvato a Cazzano di Tramigna, un ulteriore cane è morto. 6 cani e due volpi sono stati colpiti da questo orribile criminale in meno di un mese. Adesso basta!

Dove: Municipio di Cazzano di Tramigna

Quando: Domenica 24 Aprile 2022, alle 11:30 in punto!

Percorso: Un chilometro, fino a Località Chiavica

Manifestazione contro i bocconi avvelenati
La Kiki avvelenata il giorno di Pasqua, il 17 Aprile 2022, durante il flebo

Noi manifestiamo perché le nostre istanze sono serie e vogliamo dare un impulso sia all’amministrazione locale, come anche alla politica. Vogliamo delle risposte concrete al problema degli avvelenamenti e maltrattamenti. Se piove faremo un semplice Flash Mob direttamente sotto al municipio di Cazzano di Tramigna, con qualche parola dai medici della Clinica Veterinaria Strà di Caldiero e l’onorevole Francesca Businarolo. Altrimenti faremo la camminata dimostrativa lungo i luoghi dove gli avvelenamenti sono accaduti maggiormente.

Come avevo spiegato in questo articolo, non è nostra intenzione di attaccare qualcuno, anzi, ma vogliamo sensibilizzare il potere legislativo, esecutivo e giudiziario. È necessario prendere provvedimenti seri e basati su leggi chiare contro chi avvelena, maltratta o uccide gli animali d’affezione.

Serve una manifestazione contro i bocconi avvelenati?

Altroché! Non solo serve al sopra citato potere per comprendere l’importanza di questa istanza per i cittadini, ma serve anche ai cittadini per capire quanto sia sentito questo fenomeno, a quante persone è già successo d’aver perso un cane o un gatto in questa brutale maniera e diciamolo pure, per non sentirsi lasciati soli. Serve anche a chi ritiene che tutto sommato non è poi un problema così grande. sicuramente rivedrà la sua opinione.

La manifestazione contro i bocconi avvelenati serve a chi giustifica questo vile reato con la scusa che certi proprietari di cani non tirano su la pupù del loro amico, lasciando in giro delle mine di cacca. Sarà anche vero, ma non legittima chi per questo avvelena i cani. Come non è una scusante per chi si sente molestato dall’abbaio o i richiami dei loro proprietari. Anzi, chi cerca giustificazioni per un reato è colpevole a sua volta di discolpare chi in realtà merita solo una condanna, sia morale come anche legale.

Ci sono altre misure contro gli orchi di cagnolini?

Certamente! Come leggete in questo articolo di ieri “Taglia per trovare l’avvelenatore” ci sono alternative. Sembrerebbe esagerato, ma sinceramente io capisco benissimo perché si arriva a mettere una taglia per trovare e giustiziare, scusate il brutto termine, l’assassino di innumerevoli cani e gatti, come nel esempio dell’Aquila. Lo strazio che si vive vedendo il proprio pelosetto in fin di vita in una maniera così atroce è inimmaginabile per chi non l’ha vissuto.

Domandatevi se fosse stato colpito un cane guida o un cane del soccorso alpino, non pensate che in tal caso una taglia di 3’000 euro è anche poco?

Secondo me la taglia è un ottima idea, chi sa quanti soldi potremmo mettere assieme, se fossimo in tanti a finanziarla. Magari qualcuno potrebbe sentirsi intimidito già solo sapendo che c’è una taglia sulla sua testa e in futuro userà gli erbicidi solo ancora per diserbare le erbacce.

Avvelenamento di animali domestici, un crimine in aumento

Nell’anno del COVID 2021 sono stati avvelenati oltre 44’000 cani, uno ogni 12 minuti. È una vera e propria strage. Il Veneto è la prima regione al nord, al sud la triste qualifica aspetta alla Calabria, seguita da Sicilia e Sardegna. I dati vengono raccolti puntualmente da Aidaa, una delle organizzazioni più attive sull’argomento, oltreché LAV e ENPA. Che non invento nulla lo potete leggere in questo articolo di Repubblica, “Strage di Cani in Italia nel 2021” e che ho contattato tutte queste organizzazioni per monitorare ulteriormente Cazzano di Tramigna, spero che lo abbiate capito.

Io non mi fermerò, lo prometto!

Manifestazione contro i bocconi avvelenati
La Kiki mentre vomita il veleno
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