Il 17 febbraio 1992 inizia Tangentopoli con l’ordine di cattura dell’ingegnere Mario Chiesa, richiesto da Antonio Di Pietro; il processo più spettacolare della storia italiana, Mani pulite. Più spettacolare del maxiprocesso nell’aula-bunker di Palermo, semplicemente perché il grande pubblico conosceva gli attori molto meglio. Politici di spicco, giornalisti, faccendieri e grandi industriali, tutta la high society italiana coinvolta in uno scandalo gigantesco. Oggi parlare di socialdemocrazia in Italia significa rammentare esattamente questo scandalo giudiziario, sociale e politico. Craxi era carnefice e contemporaneamente vittima della corruzione che condusse a Mani pulite. La Socialdemocrazia, il costo di Mani pulite oppure c’è dell’altro?
Così morì la Socialdemocrazia italiana
Nella maggior parte del mondo occidentale esiste una destra liberista e una sinistra socialdemocratica. I cosiddetti DEM rappresentano la sinistra dei lavoratori, oltreché l’ala progressista dell’emiciclo. In Italia no. Non esiste nè l’una nè l’atra. I democristiani del Partito Democristiano sono stati spazzati via dai processi alla Mafia e gli scandali P2, come anche Tangentopoli. Il Partito Socialista Italiano imploso anch’esso proprio per lo scandalo di Tangentopoli, la fuga di Craxi e soprattutto le sue esternazioni.
Negli anni novanta non esistevano partiti che non fossero stati infiltrati dal malaffare, come non esistevano partiti puliti in termini di corruzione. Il paradosso è che scende in campo Berlusconi proprio grazie ai diversi scandali. Il Berlusca seppe sfruttare al meglio sia Mani pulite come anche il Maxiprocesso. Eppure gli indizi contro di lui erano tanti, mancavano le prove, mancano tutt’oggi o forse sono semplicemente prescritte.
Nasce Forza Italia e muore la stabilità politica
Per ricordarlo, Berlusconi fonda Forza Italia, un partito nazionalista della destra reazionaria. Certamente liberale, per carità, ma al contrario di quanto si pensa oggi, non era affatto europeista, ambientalista e inclusivo, tutt’altro. La sua rivoluzione era di “amministrare l’Italia come se fosse una sua azienda”, cit. Silvio Berlusconi. Una sorta di Mediaset allargata. Cofondatore di Forza Italia, e diciamolo pure, la mente del partito, era Marcello Dell’Utri. Come accade sempre in Italia, le elezioni le vincono chi promette il cambiamento in maniera più convincente. Ha vinto Forza Italia e son morte la destra liberale e la sinistra socialdemocratica.
Perché il berlusconismo ha ucciso destra e sinistra
La Socialdemocrazia il costo di Mani pulite, ho scritto nel titolo. Potevo scrivere il berlusconismo, l’assassino della democrazia, no? Tanti i parallelismi con i totalitarismi, tra l’altro uno di questi è il populismo, motivo per cui la maggior parte dei sistemi totalitari nascono da un’elezione democratica. Da questa frase si comprende l’enfasi di tanti autori contro il populismo, anche se, analizzando il fenomeno, si comprende che ogni autore intende una cosa differente con il termine populismo.
Nel 1993-1994 Berlusconi seppe cogliere l’ira sociale, degli elettori di destra, come anche di sinistra, offesi dai partiti “traditori” dei valori popolari e li canalizzò nel suo movimento. Questo ci ricorda Mussolini, ma anche Lenin o Stalin. La figura carismatica che presidia ogni forma di sistema totalitario e canalizza un sentimento popolare. Socialdemocrazia e liberalismo sono correnti di pensiero democratiche, il totalitarismo, pur nascendo in democrazia, no. Il leader carismatico tramite la propaganda populista riesce a smorzare le spinte liberalsocialiste. Alla complessità lui saprà offrire soluzioni semplici. Si propone come uomo forte al comando, che saprà risolvere ogni problema. Guai a contraddirli, sarai bollato come un pianta grane, uno che porta zizzania.
Generalmente i totalitarismi hanno in comune il far battaglia contro gli intellettuali. Così anche Berlusconi, che iniziò praticamente da subito a prendere di petto autori come Luttazzi, Santoro, Annunziata, Travaglio, Biagi. ecc. Il massimo di questa caccia alle streghe si raggiunse nel 2002 con l’editto bulgaro, quando in una conferenza stampa Berlusconi fece sapere al mondo(!) da Sofia, che: “Certi giornalisti fanno un uso criminoso dei mezzi d’informazione”.
Ancora un esempio: Si può paragonare Berlusconi all’intellettuale Carlo Rosselli? Il teorico del socialismo liberale, riformista, non marxista ma labourista e in contrapposizione al radicalismo liberale e libertario. No vero? E se prendessimo Calenda, Renzi o peggio Salvini e Meloni? Nemmeno. A differenza di questi personaggi Rosselli non era un individualista, ma anzi era un antifascista, anarchico. Uno che metteva il bene collettivo dinanzi agli interessi individuali. Rosselli ci fa capire la differenza tra destra e sinistra. Gli interessi dei singoli individui, l’individualismo (destra) contro l’interesse della collettività (sinistra). Rosselli fu ucciso in Francia nel 1937 da una banda legata al Fascismo. Carlo Rosselli, un intellettuale, ebreo, fondatore del pensiero socialdemocratico.
Rinviato a giudizio Piercamillo Davigo
Questa è la notizia “hot” di questi giorni, giusto il giorno di 30 anni dopo lo scandalo di Tangentopoli. Davigo uno dei PM di Mani pulite verrà processato per il caso “Loggia Ungheria” con l’accusa di aver rivelato atti d’ufficio. Dopo trent’anni siamo ancora lì. L’autorità della magistratura non viene riconosciuta, anzi viene messa in discussione. Così fece il gran maestro di Arcore e “così fan tutti”. Allora fu Di Pietro a togliersi dimostrativamente la toga in aula, dimettendosi per aver intuito di venire indagato con l’accusa di concussione e abuso d’ufficio. Guarda un po’ proprio durante il processo per corruzione di Berlusconi. Ovviamente le accuse contro Di Pietro furono nulle, mi aspetto altrettanto per Davigo.
C’è una cosa però che mi lascia perplessa. Nel 2016 l’allora segretario del PD, Matteo Renzi, rifiutò Di Pietro come rappresentate di lista per le Marche perché, stando al suo giudizio, Di Pietro è giustizialista(!). Nel processo “Loggia Ungheria” metà delle persone accusate fanno parte del famoso “giglio magico” attorno a Renzi. Luca Lotti in primis. Non vi lascia il sapore di P2 sul palato questa storia? A me tantissimo.
La Socialdemocrazia il costo di Mani pulite, di processi contro mafiosi, corrotti e dello scandalo P2
Nel mio articolo Cos’è un blog avevo scritto che queste pagine servono soprattutto a me. Per documentare un percorso di crescita personale, alla quale può partecipare il mio pubblico. Una crescita personale che diventa comune tramite la condivisione. Fa parte della crescita di una persona comprendere dove ci troviamo, perché le cose sono come sono. Di conseguenza, come possiamo affrontarle.
Torno quindi alla domanda iniziale, perché la socialdemocrazia non esiste in Italia, nemmeno nei partiti di sinistra? Questa domanda mi turba da molto, ho riflettuto tanto, guardato ore e ore di filmati, ho letto libri e ho elaborato le informazioni su delle tele. La pittura mi aiuta a metabolizzare le informazioni, a memorizzarle e ripassarle ogni qualvolta ne sento il bisogno.
Piano di rinascita democratica – era tutto previsto e voluto dalla P2!
La Socialdemocrazia il costo di Mani pulite, ma solo apparentemente. In realtà scopro che il piano della P2 era proprio la sovversione dei principi democratici tramite un perfido sistema di controllo sulla psicologia delle masse. Se apriamo Wikipedia scopriamo infatti in una delle prime frasi: assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l’informazione . Terribile, no? Ma scopro ben altro ancora.
Ad esempio che il piano prevedeva l’abolizione del valore legale dei titoli di studio, oltreché le province e il monopolio RAI. C’era scritto anche che bisognerebbe fare una riforma della giustizia e il CSM in particolare:
1. Separazione delle carriere, un PM non può fare il giudice e viceversa
2. Il CSM diventa un organo in diretta dipendenza dal parlamento. (Ricorda la riforma Cartabia, no?)
3. Responsabilità civile degli organi giudicanti
4. Una normativa per l’accesso in carriera con esami psicoattitudinali
Quindi il piano prevede quanto vogliono ottenere le destre e Renzi, ma nessuno si scandalizza e non c’è nemmeno un giornale che lo fa notare. Eppure basterebbe poco per capirlo!
La delegittimazione della magistratura, accusando e querelando i PM, come ha fatto Berlusconi prima e Renzi solo poco tempo fa, fa parte di questo assalto all’indipendenza del terzo potere. La Giustizia con la G maiuscola, è il garante (ma veramente) dei valori democratici. Senza giustizia indipendente non può esistere giustizia sociale. Eppure nessuno si scandalizza, nessuno si rende conto di niente, ma perché?
Il quarto potere che distrusse la socialdemocrazia più di Mani pulite
Se non siamo turbati dalla situazione attuale, se accettiamo tutto come sottointeso, se non ci rendiamo conto di quanto ho appena descritto, allora è merito dei mezzi d’informazione. Per ricordarlo, la P2 cercò di sovvertire l’ordine democratico tramite l’utilizzo manipolativo dei mezzi di informazione di massa. Questo era il ruolo di Berlusconi? Forse, dato di fatto: Mediaset aveva ottenuto più reti libere della Rai. Perché Forza Italia riuscì a controllare la Rai, praticamente senza avere alcuna opposizione? L’intero palinsesto d’informazione venne controllato da Forza Italia e da Berlusconi in meno di 10 anni dopo la scesa in campo dell’ex cavaliere, tutto casuale? Oppure se due indizi fanno una prova e visto che Berlusconi, come tanti giornalisti affini, facevano parte della P2, allora può essere che il suo compito fosse proprio la manipolazione di massa tramite TV e giornali?
Io faccio domande, non sono conclusioni, eppure il dato di fatto è: Appena l’Italia tenta di andare un po’ più a sinistra, allora viene scossa da terremoti politici, scandali e quant’altro. Dato di fatto: Un politico non può sostenere liberamente di essere di sinistra. Al massimo può dire di far parte del campo progressista. Non si può dire di essere antifascisti, al massimo si è contro i totalitarismi. Buffo, no?
Socialdemocrazia non prevista da P2 e Gladio – dato di fatto!
Leggiamo cosa scrivevano nel piano di rinascita democratica in merito: “Si auspica la nascita di due partiti, l’uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l’altro sulla destra (tra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale).” E poi vi meravigliate perché il PD di Enrico Letta tende la mano ai neoliberisti Calenda, Renzi e Berlusconi? Vi meravigliate se un partito nazionalista, sovranista e reazionario come la Lega vorrebbe presidiare il cosiddetto centrodestra?
C’era una volta un Partito Socialdemocratico Italiano PSDI, che nel 1992 propose una cosa rivoluzionaria: Un governo stabile, che fa eleggere ai cittadini i membri del governo e non i singoli partiti come se fossero squadre di calcio. Squadre di calcio che mandano in campo i “nominati”. Questo partito, dopo gli spot pubblicitari fu spazzato via dagli scandali di Tangentopoli nel 1993. Chiamatelo pure coincidenza.
Dato di fatto: quando l’Italia tende troppo a sinistra, ripugna la guerra, si batte per giustizia sociale e lavoro dignitoso, allora al Patto Atlantico non sta bene. C’è una guerra alla porta dell’Europa, proprio lì in Ucraina. Da quale parte stiamo noi? Dalla parte che ripugna la guerra oppure dalla parte di chi pensa d’esportare democrazia?
PS: Un post scriptum per chi mi crede complottista
Metto le mani in avanti con un PS. Lo so, non lo faccio praticamente mai. Questa volta però vorrei aggiungere un dettaglio. Cercatevi i video su Gladio, sulla prima repubblica, il Patto Atlantico e sullo scandalo P2, vedrete che ciò che rivelo in questo articolo non è frutto della mia fantasia o di quella altrui.
Anzi, se vi sfiora l’idea che “intanto noi siamo in Italia”, allora fatemi dire che un Gladio esiste in praticamente tutto il mondo occidentale. Ne volete una prova? Leggetevi con calma il Piano di rinascita democratica che vi ho linkato qui sopra e anziché relazionarlo con l’Italia prendete un qualsiasi paese europeo. Forse in particolare la Francia, dove il presidenzialismo è dato di fatto, Macron ha distrutto sia la destra, come soprattutto la sinistra socialdemocratica, il lobbismo in politica è normale e legale e tante altre cose che in Italia ancora stentano a decollare, ma fanno parte proprio di quel piano. Non per niente tanti dicono che Renzi è un Macron fallito e Salvini una Le Pen che non ce l’ha fatta.
Pensateci e magari mi scrivete un commento, mi farebbe piacere a leggere cosa ne pensate.