Cos’è un Blog? Da spazio individuale a cultura di massa

La domanda sorge spontanea, cos’è un blog? Chi come me inizia a scrivere, condividere con ciò i pensieri anche più intimi, si dedica automaticamente e principalmente alla lettura. Io scrivo, voi leggete. Lavoro quindi nel campo della cultura generale, dell’(in)formazione. Peccato che i media spesso dimenticano proprio questo dettaglio del loro operato. La formazione di massa. L’evento delle masse porta con se anche determinati fenomeni, come ad esempio un palinsesto mediatico commerciale e di conseguenza clientelare proprio per sua natura.

Formazione però non significa automaticamente leggere o vedere solo ciò che piace a noi, anzi. In teoria dovremmo formarci proprio sugli argomenti a noi meno noti e magari pure odiati. La formazione serve a chiudere quei lack of knowledge or awareness – buchi di conoscenza o consapevolezza – dei quali siamo afflitti. (Il link non è affatto casuale!)

Cos'è un blog?

Cos’è un blog? Cos’è questo blog soprattutto?

Questo blog deve fare una svolta. Non mi accontento più di parlare dei temi di attualità. Ci sono giornali, giornalisti e autori che lo fanno già a sufficienza. Lo fanno appunto senza formarci, senza darci quella conoscenza che ci permette di arginare i deficit della nostra cultura. Voglio approfondire, vorrei dare al mio lettore quella interpretazione in più che altrove non trova. Non è solo satira, non è nemmeno solo informazione, ma una potente arma contro l’intolleranza, la subcultura d’odio che è cresciuta anche grazie al Covid.

Per farlo però dovrò io stessa formarmi, informarmi, ovvero inglobare in me le informazioni inerenti agli argomenti dei quali vorrei parlare. Cercare le fonti, verificarle, collaborare anche con chi questo mestiere lo fa e mi sa dare delle dritte. Devo crescere, aprire il mio orizzonte. Cos’è un blog, se non un luogo per fare tutto ciò.

Una testata giornalistica o uno spazio di crescita?

Sono stata assente per qualche mese. Infatti, come avevo indicato altrove su queste pagine, l’estate per me è un periodo piuttosto duro e laborioso. Quest’estate però ho dovuto riflettere. Ho preso il mio tempo per maturare la decisione di come gestire questo mio spazio, che altro non è che il diario della crescita personale di una persona. Ossia io.

Nei mesi, ormai anni, trascorsi ho imparato a scrivere in una maniera diversa. Più breve, più chiara. Ho iniziato a comprendere come attrarre il pubblico, la massa. Ho capito che, come me, ci sono tanti autori che fanno esattamente questo percorso di crescita individuale e ho iniziato a domandarmi: Perché non presentarveli? Perché non dare spazio a giornalisti, scrittori, autori e altri blogger. Perché non fare un percorso di formazione insieme?

Cos’è un blog dipende anche dal pubblico, dipende da voi!

Spero che continuerete a seguire https://www.astioinpiccoledosi.it/, come mi avete seguita finora. Credo che sia anche merito vostro se questo spazio è diventato un posto dove debunking e antifascismo sono diventati di moda. Qui tra noi al complottismo e l’intolleranza viene posto un rimedio potentissimo, la conoscenza condivisa e propagata anche tramite le nuove tecnologie. Per questo io vi ringrazio.

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