#àStiOinPiccoleDosiInPillole – Veneti incoscienti!

Così dice il governatore della Regione dei #TopiVivi e dei congiuntivi a caso, Luca Zaia. L’esperto di riproduzione animale, richiede misure più stringenti dal governo centrale, visto che il Veneto ormai è un unico focolaio. Lui se ne intende. Ricordate che voleva obbligare i veterinari a fare i tamponi a tapeto? Non che un veterinario non ne sia in grado, ma l’ambulatorio per animali non è proprio un luogo adatto per l’esposizione al rischio COVID. Questo lo doveva sapere anche un tecnico della riproduzione.

Oggi il governatore, che gode di 78% del consenso elettorale, si guarda bene ad imporre misure più stringenti. Mentre settimana scorsa piangeva per la chiusura delle piste da ski da parte del governo, oggi domanda il massimo rigore, senza però imporlo lui. Praticamente un Fontana 2.0! Eppure sarebbe proprio la sua responsabilità, il governare la regione ed imporre delle regole e delle sanzioni.

Nessuna menzione sul fatto che la Lega di Luca Zaia ha chiuso ben 68 ospedali locali, in meno di 9 anni. Nessuno dice che la mortalità è salita di oltre 44℅ dal pre-covid fino adesso. Nessuno osa parlare della situazione nelle RSA venete, dove gli operatori sociali fanno un doppio turno dopo l’altro. Tutto con delle paghe minime, essendo perlopiù assunti da cooperative sociali. La medesima situazione anche negli ospedali, dove inoltre mancano autisti, operatori, infermieri, medici e specialisti. Mancavano prima del COVID e adesso di più.

Certamente aveva ragione Orwell quando disse che un popolo che elegge corrotti, ladri, impostori e traditori, non è vittima ma complice. Io però dico che i politici sono l’espressione del popolo che gli elegge, se questi vi appaiano stolti, allora sapete chi li ha voluti…

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